Paolo Mainardi si laurea in chimica nel 1981. L’indirizzo principale è la chimico-fisica, svolge una tesi sperimentale in spettroscopia molecolare su un modello meccanico quantistico del legame idrogeno, con una importante parte di calcolo. Prima della laurea ha un incarico di consulente informatico presso il
centro dell’epilessia dell’Università di Genova e rimane attratto da questo gruppo di ricerca, diretto allora dal prof. Loeb, dove l’oggetto della ricerca risulta tangibile dalle non rare crisi epilettiche dei pazienti. Appena laureato, accetta di farne parte.
Negli anni ’90 partecipa ad uno studio clinico sul ruolo anticomiziale dei farmaci antidepressivi SSRIs, che mette in evidenza il ruolo anticonvulsivo della serotonina cerebrale. Risultato controcorrente, in quanto allora la serotonina era considerata essere pro-convulsiva.
Cerca allora un metodo alternativo agli SSRIs per confermarne l’azione della serotonina cerebrale nell’epilessia.

Identifica nell’alfa-lattoalbumina, la sieroproteina in grado di aumentare la sintesi cerebrale di serotonina. Nel 2005 notifica al Ministero della Salute un integratore alimentare di alfa-lattoalbumina e i risultati clinici del primo studio clinico pilota, presentati al congresso europeo dell’ILAE a Helsinki nel 2006, sembrano confermare la sua azione anticomiziale. Coinvolge nel progetto il prof. Emilio Perucca, allora VP dell’ILAE, oggi è il presidente, che lo mette in contatto con il prof.De Sarro, ultimo allievo di Meldrum, “padre” della farmacologia sperimentale dell’epilessia, che la testerà su animali. I risultati ottenuti permettono all’alfa-lattoalbumina di entrare nei programmi di screening nuovi farmaci dell’NIH (USA). Nel 2008 è stato invitato a tenere una lezione al MINCEP, Minneapolis, diretto da Leppik, allora presidente dell’ILAE. Nel 2008 Choi e Fenstrom confermano che assunzioni orali di alfa-lattoalbumina sono effettivamente in grado di aumentare la sintesi cerebrale di serotonina, ma nel frattempo si convince che l’azione di questa proteina è a livello intestinale: ne riduce l’infiammazione aumentando così la soglia convulsiva, ma non solo, in quanto anche altre patologie neurologiche e autoimmuni sono legate a processi infiammatori. L’arrivo del dott. Pasquale Striano all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova segna l’inizio di una salda amicizia e proficua collaborazione. Attualmente il dott. Striano dirige uno studio clinico controllato su questa proteina finanziato dalla regione Liguria, dopo aver acquisito una notevole esperienza personale e ad aver effettuato il primo studio clinico controllato, pubblicato su Movement Disorder nel 2012. Il dott. Striano ha una profonda conoscenza scientifica dell’epilessia, testimoniata dal premio per la maggiore produzione scientifica a livello europeo assegnatoli al Congresso Europeo dell’ILAE a Londra nel 2012. Nel 2013 la LICE costituisce un gruppo di studio nazionale sulle diete nell’epilessia, diretto dal prof. Veggiotti, che invita il dott. Mainardi a farne parte. Il dott. Mainardi è invitato a parlare a diversi corsi di aggiornamento per medici e personale sanitario del ruolo dell’intestino dall’infertilità, alla gravidanza, all’allattamento, allo sviluppo neo natale, alle patologie neurologiche e autoimmuni. Oggi è convinto del ruolo centrale dell’infiammazione che può colpire maggiormente l’intestino, essendo una elevata interfaccia con il mondo esterno, ma che, cronicizzandosi, può spostarsi su altri organi come quelli sessuali o il cervello, producendo sintomi diversi sulla base delle differenti vulnerabilità individuali. Mentre la maggior parte dei farmaci hanno azioni sintomatiche, il ridurre l’infiammazione intestinale permette di eliminare la causa di patologie apparentemente estremamente differenti, come è confermato dalle azioni terapeutiche ad ampio spettro riportate dalla dieta chetogenica, la curcumina e la stessa alfa-lattoalbumina.

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